Matteo Macchioni presenta Prendi le mie mani: un singolo tra lirica, elettronica e intelligenza artificiale

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Matteo Macchioni

Il tenore di fama internazionale Matteo Macchioni torna con un progetto musicale innovativo: il nuovo singolo Prendi le mie mani, scritto da Piero Cassano e Giancarlo Bolzi, unisce la tradizione del canto lirico con sonorità elettroniche moderne. Una ballata pop dal respiro estivo, che parla di connessione, fiducia e vicinanza.

Un brano che unisce emozione e sperimentazione sonora

“Mi sono innamorato subito del brano,” racconta Macchioni. “La frase Prendi le mie mani contiene inclusione, estate, viaggio, amore. È potente e universale.” L’artista ha reinterpretato la melodia con una vocalità lirica inserita in un sound moderno, con influenze che strizzano l’occhio alla dance e alla scena internazionale.

L’arrangiamento, curato da Mario Natale, fonde la raffinatezza del pop classico con riferimenti alla musica elettronica contemporanea, ispirata a produzioni come quelle di Purple Disco Machine. Il risultato? Una traccia che rompe gli schemi del crossover tradizionale, offrendo un’esperienza sonora nuova e accessibile.

Il videoclip: estate e sogno tra reale e intelligenza artificiale

Il videoclip di Prendi le mie mani è un ulteriore passo avanti verso la contaminazione creativa: diretto da Swan Bergman, un veterano della regia musicale (già al fianco di Vasco Rossi), il video mescola riprese reali e scene generate con intelligenza artificiale.

“Volevamo restituire l’energia dell’estate, ma giravamo in Austria a febbraio, con la neve,” spiega Macchioni. “Così abbiamo usato l’IA come fosse computer grafica cinematografica, controllandola con la nostra creatività. Un mix tra tecnologia e umanità che ha dato al progetto un’identità visiva unica.”

Dal bel canto alla musica pop: l’evoluzione artistica di Matteo Macchioni

Macchioni, conosciuto per la sua carriera nel mondo dell’opera – dal Rossini Opera Festival alla Scala di Milano – ha sempre coltivato una passione per il pop. “Ascoltavo rock, rap, pop… È la musica del mio tempo,” racconta. “Dopo oltre dieci anni di carriera lirica, ho sentito che era il momento di dare voce anche a questa parte di me.”

La collaborazione con Piero Cassano risale al 2013, ma solo ora si è concretizzata in una produzione che unisce esperienza classica e sensibilità contemporanea. E il percorso pop non finisce qui: Macchioni ha già annunciato l’arrivo del suo secondo album da solista.

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