Monte Rosa 91: dove la cultura incontra la città

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la conversazione

C’è un luogo a Milano che ha catturato la nostra attenzione fin dal primo momento: si chiama Monte Rosa 91 e, anche se nasce come community office, è molto di più. È uno spazio che unisce lavoro, cultura e relazione. Un luogo aperto, accessibile, dove le persone si incontrano, si fermano, partecipano a eventi, vivono la città in modo nuovo.

Progettato dallo studio di Renzo Piano e recentemente ripensato con grande attenzione alla sostenibilità, alla luce e al verde, Monte Rosa 91 è uno spazio in dialogo continuo con chi lo attraversa. Il cuore del complesso è una grande piazza pubblica di oltre 2000 metri quadri, aperta a tutti: non solo a chi lavora negli uffici circostanti, ma anche ai cittadini, alle famiglie, ai curiosi.

In questo contesto prende vita una programmazione culturale multidisciplinare, ideata e curata da Gaia Manzini, scrittrice, giornalista e direttrice artistica del progetto. Da maggio a giugno, Monte Rosa 91 ospita un calendario ricco di eventi: letteratura, teatro, musica, cinema, arti visive. Un percorso che invita alla scoperta, alla riflessione, al piacere di stare insieme.

Il filo conduttore della stagione è un titolo evocativo: “Verde brillante”. Un’espressione che richiama la natura, certo, ma anche la rinascita, la creatività, gli sguardi nuovi sul mondo. Non a caso, gli eventi si svolgono sia negli spazi interni, come l’auditorium, sia all’aperto, in piazza, in mezzo alla vita quotidiana. Ed è proprio in questa commistione tra arte e realtà che Monte Rosa 91 trova la sua forza.

Il pubblico è eterogeneo: famiglie, giovani, adulti, studenti, professionisti. Alcuni si imbattono per caso negli eventi, altri arrivano apposta. C’è chi si ferma dopo il lavoro, chi porta i bambini, chi partecipa per la prima volta. Gli artisti, spesso, si trattengono a chiacchierare, e nasce un clima informale, quasi domestico, dove cultura e prossimità si intrecciano.

Tra gli appuntamenti in programma spiccano proposte originali come
👉 “Accusare. Storie delle foto segnaletiche”, una riflessione teatrale e giornalistica con Stefano Nazzi e Giacomo Papi
👉 il “Pranzo di Babette”, una reinterpretazione scenica del racconto di Karen Blixen
👉 e un pranzo d’artista, dove il cibo diventa narrazione e incontro

Non mancano concerti di musica classica, grazie alla collaborazione con l’orchestra “La Classica”, spettacoli teatrali, mostre e incontri letterari in collaborazione con la libreria interna UBIK. In alcuni casi, performance e spettacolo si fondono con la convivialità, come nella serata dedicata alla Cena di Babette, dove si mangia, si ascolta e si vive un’esperienza sensoriale e culturale allo stesso tempo.

Monte Rosa 91 è insomma un esperimento riuscito di contaminazione tra spazi e linguaggi, un luogo che scommette sulla cultura come motore di socialità, apertura e bellezza. Un modello che ci auguriamo possa ispirare altre realtà, a Milano e non solo.

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