La cantante e cantautrice Kiki Orsi continua a farsi notare per la sua capacità di spaziare tra generi e lingue, unendo la sua formazione jazz con sonorità elettroniche, dance e smooth jazz. Intervistata nel podcast musicale Unplugged Playlist di Periodico Idea, Kiki racconta il suo percorso artistico, il suo ultimo album e la scelta di reinterpretare in chiave personale la hit francese C’est la WAP.
C’est la WAP: la cover francese che diventa un progetto personale
Il nuovo progetto discografico di Kiki Orsi, pubblicato il 4 aprile 2024, include sia brani inediti che la reinterpretazione di C’est la WAP, canzone del 2024 originariamente firmata da Carriere Lab.
“Mi ero innamorata di questa canzone da ragazza — racconta Kiki — per l’originalità del testo e per la sua leggerezza sexy e ironica. Ho sempre desiderato farne una mia versione.”
La cover mantiene l’essenza del brano originale, ma viene arricchita da un sound elettronico moderno con influenze jazz, pienamente inserito nella cifra stilistica dell’artista. La reinterpretazione ha già riscosso un buon successo internazionale, attirando l’attenzione di DJ europei e statunitensi.
Un viaggio musicale multilingue: dall’inedito al crossover internazionale
Kiki Orsi canta in quattro lingue: italiano, inglese, francese e portoghese. Nei suoi album alterna brani inediti originali a cover rivisitate in chiave personale, che diventano spesso un ponte tra una fase creativa e l’altra.
Il suo percorso artistico spazia dal pop alla dance, fino al smooth jazz e all’elettronica, senza mai rinunciare alla ricerca vocale e stilistica: “Uso le cover come fasi di passaggio tra i miei brani inediti, ogni adattamento rappresenta una spinta verso nuovi mondi musicali”, spiega l’artista.
La svolta nella scrittura grazie a Giorgio Faletti
Determinante per l’evoluzione di Kiki è stato l’incontro con Giorgio Faletti, che l’ha incoraggiata a superare la paura del giudizio e iniziare a scrivere canzoni originali.
“Faletti mi ha insegnato a scrivere di me, dei miei pensieri e delle storie che mi circondano. È stato un vero mentore”, ricorda.
Collaborazioni dei sogni: tra Morgan e la scena internazionale
Alla domanda su eventuali collaborazioni future, Kiki Orsi cita due nomi molto diversi:
- Mylène Farmer, per la scena internazionale
- Morgan, per una possibile collaborazione in Italia
“Collaborare con Morgan sarebbe una sfida artistica straordinaria: la sua cultura musicale è impressionante, lavorare con lui significherebbe uscire da ogni comfort zone”, afferma.
Il nuovo progetto discografico: Second Nation Disco
Il nuovo album, intitolato Second Nation Disco, rappresenta una sintesi del percorso artistico e linguistico di Kiki, che conferma il suo approccio internazionale e sperimentale. Il disco sta ottenendo ottimi risultati nelle radio e piattaforme streaming.
“Abbiamo lavorato a questo progetto per oltre due anni, è in quattro lingue ed è molto rappresentativo del mio modo di intendere la musica oggi”, conclude l’artista.