Andrea Biglione e Pompei Z: zombie, intelligenza artificiale e innovazione nel cinema italiano

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Il regista Andrea Biglione torna protagonista con il suo nuovo progetto cinematografico Pompei Z, un film che unisce zombie, suggestioni horror e nuove tecnologie, portando l’intelligenza artificiale direttamente al centro del processo produttivo. Ospite del podcast Cinema Stories, Biglione racconta i retroscena di una produzione innovativa che punta a rivoluzionare il modo di fare cinema in Italia.

Pompei Z: zombie, archeologia e critica sociale

Il film Pompei Z si sviluppa attorno a un’ambientazione originale: una zona rossa immaginaria creata all’interno del parco archeologico di Pompei, dove il risveglio di zombie gladiatori dà il via a un’invasione carica di tensione e critica sociale.

“Volevo raccontare non solo l’aspetto horror e apocalittico, ma anche il lato più umano, politico e sociale, dove spesso sono gli stessi uomini a essere più pericolosi degli zombie”, spiega Biglione.

I riferimenti al cinema zombie internazionale non mancano, da The Last of Us a Walking Dead, fino all’ironia di L’alba dei morti dementi.

Gli zombie di Pompei Z? Corrono!

In Pompei Z, gli zombie non sono i classici non-morti lenti e impacciati, ma creature veloci e aggressive, capaci di spaventare ed emozionare il pubblico: “Nel mio film gli zombie corrono, come avviene in alcune delle produzioni più recenti del genere”, racconta Biglione, che unisce elementi di tensione a spettacolari scene d’azione.

L’intelligenza artificiale al servizio della produzione

La grande novità di Pompei Z è l’impiego dell’intelligenza artificiale generativa per supportare la fase produttiva. Dall’ideazione visiva alla realizzazione di ambienti virtuali, la AI diventa uno strumento essenziale per ottimizzare tempi e budget: “L’intelligenza artificiale non sostituisce il lavoro umano, ma lo affianca. È uno strumento perfetto per il cinema italiano che, spesso, ha grandi idee ma budget limitati”, afferma il regista.

Biglione sottolinea come già oggi molte produzioni utilizzino l’AI inconsapevolmente, ad esempio attraverso i software di mappatura e logistica. Con Pompei Z, l’uso della AI viene portato però al centro del processo creativo.

Attori e performance: un cast ibrido per Pompei Z

Anche il cast di Pompei Z segue questa filosofia innovativa. Accanto agli attori reali, verranno utilizzati avatar digitali e performance motion capture, creando un mix di recitazione tradizionale e tecnologia avanzata: “In Italia manca ancora una cultura diffusa del lavoro attoriale su set virtuali, ma credo che presto si svilupperanno nuove professionalità specializzate, come già avviene all’estero.”

Cannes, il teaser e l’obiettivo 2026

Il film, attualmente in fase avanzata di sviluppo, è stato presentato anche durante il Festival di Cannes, dove ha attirato interesse tra i player internazionali. Dopo aver completato i primi 10 minuti di girato per la creazione del teaser, il team punta a concludere la produzione entro il 2026, pur mantenendo una certa flessibilità tipica delle produzioni cinematografiche.

“A Cannes abbiamo trovato il termometro giusto per capire l’interesse verso un progetto così particolare”, commenta Biglione.

Una rivoluzione per il cinema italiano

Con Pompei Z, Andrea Biglione porta un approccio sperimentale e internazionale al cinema italiano di genere, unendo horror, AI e storytelling innovativo: “Il cinema è da sempre tecnologia e innovazione. L’intelligenza artificiale può diventare un alleato fondamentale per raccontare nuove storie, anche in Italia.”

https://youtu.be/997-bvKuJcw

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