Il biopic presentato al Festival Internazionale della Televisione di Montecarlo celebra l’icona del twist e della musica napoletana moderna
In occasione del prestigioso Festival Internazionale della Televisione di Montecarlo, è stato presentato “Peppino di Capri – Il Film”, un emozionante viaggio cinematografico dedicato alla vita privata e artistica di Peppino Di Capri, protagonista indiscusso della musica italiana dagli anni ’50 in poi. L’intervista realizzata con il cast e la produzione ha offerto spunti inediti sulla genesi del progetto, sulle scelte narrative e sul valore storico e sociale della pellicola.
Un biopic che racconta l’Italia del dopoguerra attraverso il suono del cambiamento
Il film si snoda tra le atmosfere della Capri del dopoguerra, ancora segnata dalle ferite del conflitto ma già proiettata verso un futuro più leggero, fatto di musica, sogni e nuovi inizi. Ambientato tra gli anni ’40 e gli anni ’70, il racconto segue la storia di un giovane Giuseppe Faiella – in arte Peppino di Capri – e della sua ascesa come simbolo della nuova canzone italiana. Il twist, il rock’n’roll e le ballate romantiche diventano strumenti di liberazione e speranza in un’Italia ancora fragile ma piena di energia.
Le testimonianze del cast: tra emozione, memoria e impegno
Durante l’intervista rilasciata al Festival di Montecarlo, il cast ha sottolineato quanto questo progetto sia stato emotivamente coinvolgente. Molti attori hanno raccontato di aver ricevuto racconti dai propri genitori o nonni, testimoni diretti di quell’Italia che riemergeva dalle macerie della guerra. “Girare alcune scene – ha dichiarato un’attrice – è stato come rivivere la vita di mia madre negli anni ’50: la fatica, i sacrifici, ma anche il sogno di una nuova leggerezza”.
Il regista ha voluto costruire un racconto fortemente identitario, dove le figure femminili – dalla madre di Peppino alla sua compagna – giocano un ruolo centrale nel delineare non solo la personalità dell’artista, ma anche lo spirito del tempo.
Capri, la musica e l’America: un crocevia di culture
Il film restituisce la magia della Capri degli anni ’50, diventata crocevia di musicisti americani, turisti internazionali e fermento creativo. Le scene ambientate sull’isola mostrano il contrasto tra i giovani locali affascinati dai dischi d’oltreoceano e le tradizioni musicali partenopee. In questo mix nasce lo stile unico di Peppino di Capri, capace di portare il twist italiano nei salotti e nelle balere, fino a rappresentare l’Italia in Europa e nel mondo.
Un’eredità musicale che continua a parlare anche ai giovani
Oggi Peppino di Capri è conosciuto non solo per le sue canzoni intramontabili, ma anche per la capacità di parlare a più generazioni. Il successo virale di alcune clip tratte dal film su TikTok dimostra come la musica del passato possa ancora emozionare i giovani, soprattutto se raccontata con autenticità e rispetto.
Oltre il biopic: una riflessione sulla cultura italiana
“Peppino di Capri – Il Film” non è soltanto un ritratto artistico, ma anche un documento culturale. Racconta un’Italia che cambia, che si internazionalizza, ma che resta fortemente ancorata ai suoi valori affettivi e alla tradizione musicale napoletana. La sceneggiatura evita la retorica e punta su una narrazione intima, capace di toccare corde profonde. È anche un’occasione per riflettere sul ruolo della musica come linguaggio universale, capace di unire generazioni e mondi diversi.
Foto di Andrea Chandra Lovari
