Con il nuovo singolo “I VIP SO CHIC”, disponibile in digitale dal 20 giugno 2025, la speaker radiofonica, conduttrice e cantante Vanessa Grey lancia un messaggio potente e ironico sull’apparenza e sul valore personale. Un brano pop travolgente che racconta, tra glitter e sarcasmo, la società dell’immagine, ribaltando il concetto di “essere VIP”.
Ne parla ai microfoni di Unplugged Playlist, podcast musicale di Periodico Daily, condotto da Sofia Riccaboni, dove condivide il dietro le quinte della canzone, l’esperienza del videoclip realizzato interamente con intelligenza artificiale e il suo personale concetto di successo.
Un singolo ironico ma profondo
«I VIP SO CHIC è nato per prendere in giro, con leggerezza, quella Milano da copertina in cui siamo tutti un po’ immersi», racconta Vanessa. «Ma in fondo vuole ricordarci che ognuno di noi è VIP a modo suo. Basta coltivare il proprio giardino». Un messaggio che la cantante trasmette con stile e consapevolezza, come già aveva fatto in “Tette”, brano dedicato all’empowerment femminile.
Un videoclip AI e una sorpresa a Times Square
Il video ufficiale del singolo è stato creato interamente con l’intelligenza artificiale, partendo da foto scattate in un locale milanese e trasformate in un viaggio visivo surreale. «Mi sono divertita tantissimo. Il team creativo di Moose ha fatto un lavoro incredibile», dice Vanessa. Il videoclip ha attirato l’attenzione di un’agenzia internazionale e alcune immagini saranno proiettate a Times Square, nel cuore di New York: «Un sogno che si realizza».
Tra radio, podcast e nuovi progetti
Vanessa è in diretta su RTL 102.5 ogni settimana con “I Nottambuli” e “Chi c’è c’è, chi non c’è non parla”, ed è anche attiva come vocal coach, speaker e podcaster. «Tutto ruota intorno alla comunicazione. Che sia con la musica, la radio o i podcast, per me conta trasmettere qualcosa che resti».
In autunno, anticipa, porterà in scena uno spettacolo tutto suo con canzoni originali e cover, in un format live pensato per il teatro: «Non vedo l’ora di farvelo vedere».
