Il Collettivo Es Nova torna a sorprendere il pubblico con Noi, un progetto immersivo che unisce fotografia, musica e arti performative. Dopo esperienze di ricerca sonora e collaborazioni con musei, gallerie e cinema sperimentale, il trio formato da Nicola Rosti (chitarra ed elettronica), Alice Drudi (pianoforte e tastiere) ed Erica Agostini (voce) porta in scena un percorso che invita a riscoprire sé stessi attraverso l’arte.
Le origini del Collettivo Esnova
Fondato tra il 2015 e il 2016, il collettivo nasce dall’esigenza di superare i confini della musica tradizionale. Dopo anni di esperienze rock, i tre artisti scelgono la via della sperimentazione: improvvisazione sonora, composizioni estemporanee e un approccio libero che diventa la loro cifra stilistica.
Il primo disco, Hyperestasy (2017), registrato a Ravenna, sancisce la nascita ufficiale del progetto, portando Es Nova a collaborare con contesti artistici di rilievo tra cinema, arti visive e performance live.
La mostra Noi: tra fotografia e musica
La nuova mostra Noi è composta da dodici scatti fotografici e da una dimensione sonora che intreccia voce, piano ed elettronica.
Gli scatti nascono dal buio e dalla “poetica della tenebra”, concetto ispirato anche alla Teoria dei colori di Goethe. L’oscurità, infatti, non è assenza ma possibilità: uno spazio in cui la percezione si amplia, l’occhio si rilassa e la coscienza si apre a nuove forme di intuizione.
Un’esperienza immersiva e sensoriale
Il visitatore è accompagnato in un percorso che alterna musica e immagini, invitandolo a vivere un’esperienza intima. Attraverso le fotografie in bianco e nero e le composizioni musicali, si entra in contatto con le proprie “maschere interiori”: ombre, molteplicità e frammenti dell’anima che trovano integrazione in un’unica identità.
Grazie a cuffie dedicate e installazioni immersive, il pubblico può abbandonare la frenesia quotidiana per concedersi un momento di ascolto, introspezione e trasformazione.
Il significato di Noi
Se c’è una parola che racchiude l’essenza del progetto è integrazione: l’unione tra molteplicità e unità, tra luce e oscurità, tra immagine e suono. L’obiettivo del collettivo è quello di offrire non solo una mostra d’arte, ma una vera e propria esperienza di crescita personale che stimola domande, dubbi e nuovi punti di vista.
