Dall’8 al 13 aprile 2025, il Teatro Carcano di Milano ha ospitato Il Medico dei Maiali, la nuova commedia scritta e diretta da Davide Sacco. Uno spettacolo intenso e originale che ha saputo unire ironia, critica sociale e linguaggio favolistico, portando in scena una riflessione profonda e attuale sul potere e le sue contraddizioni. Protagonisti due attori d’eccezione: Francesco Montanari e Luca Bizzarri, per la prima volta insieme in un testo teatrale firmato da Sacco.
Il pubblico milanese ha accolto con entusiasmo questo lavoro fuori dagli schemi, che ha fatto della leggerezza un veicolo di contenuti importanti. Una commedia “crudele” che ha saputo alternare risate e silenzi, domande e inquietudini, restituendo alla scena teatrale un linguaggio originale e necessario.
Una favola moderna tra potere e rivoluzione
Il Medico dei Maiali racconta la storia paradossale – ma non troppo – di un veterinario chiamato a constatare la morte di un re. Un evento surreale che innesca un crollo simbolico e reale dell’ordine costituito. In un vecchio albergo nel Galles, ricchi e poveri, potenti e emarginati si trovano a confrontarsi su uno stesso piano, rivelando fragilità, ambizioni, autoinganni.
Il testo, scritto da Davide Sacco, si è distinto per un tono tagliente e poetico allo stesso tempo. Una scrittura che ha saputo far convivere la dimensione politica con quella umana, trasformando il palcoscenico in un luogo di resistenza e ascolto.
Una regia visionaria e due interpreti in grande forma
L’allestimento, essenziale ma evocativo, ha messo in risalto la parola e il gesto, lasciando spazio a un dialogo diretto con il pubblico. Al centro della scena, la forza interpretativa di Montanari, presenza solida e intensa, e la sorprendente prova teatrale di Luca Bizzarri, che ha confermato il suo talento anche in un registro lontano dalla comicità televisiva.
La loro intesa ha restituito un ritmo serrato allo spettacolo, alternando momenti di puro divertimento ad altri di riflessione più amara. Il pubblico ha apprezzato la profondità dei personaggi e la capacità di entrambi gli attori di muoversi tra registri diversi, senza mai perdere credibilità.
Un titolo che incuriosisce e un messaggio che resta
Il Medico dei Maiali ha colpito fin dal titolo, scelto – come spesso accade per Sacco – ancor prima della scrittura del testo. “Un titolo bizzarro, quasi cacofonico, che però contiene già tutto il senso dello spettacolo”, ha raccontato il regista. E in effetti, dietro l’apparente leggerezza, si cela una critica lucida al sistema, una domanda aperta sul senso del cambiamento e sulla possibilità di un’autentica rivoluzione.
Un teatro che lascia tracce
Lo spettacolo non ha offerto risposte, ma ha saputo generare domande, stimolare reazioni e lasciare una traccia nei pensieri di chi ha assistito. In un momento storico in cui il teatro rischia spesso di cedere all’intrattenimento vuoto, Il Medico dei Maiali ha rappresentato una scelta coraggiosa e necessaria, capace di restituire al pubblico una forma di ascolto attivo e consapevole.