Nel suo EP “Mondo dentro”, il giovane artista Simon mette in partitura timidezza, desideri, salite e cadute: un viaggio introspettivo che nasce dall’urgenza di dire “io” quando le parole faticano a uscire nella vita di tutti i giorni. «Ho sempre avuto difficoltà a comunicare… allora ho scelto la musica, è ciò che mi riesce meglio e mi fa stare bene», racconta ai microfoni di Unplugged Playlist. saiman
Un racconto in 6 (più uno) capitoli
I brani dell’EP – “Si lotta con me stesso”, “Sulla mia pelle”, “Veleno”, “Disegno di vita”, “Social”, “Alchimia” – sono tasselli di un autoritratto pop contemporaneo: titoli-chiave che fanno da bussola all’ascolto e segnano le tappe di un percorso verso maggiore consapevolezza. In controluce riaffiora anche il primo pezzo scritto da Simon, “Equilibrio instabile”, quasi un manifesto del suo mestiere di funambolo tra generi e stati d’animo. saiman
Pop, rock, trap: un equilibrio “instabile” ma autentico
Etichettarlo è difficile, e a lui non interessa: pop di scuola italiana, rock con venature elettroniche e, a innesto, una metrica trap che lo affascina per incastri e terzine. «Ho ascoltato di tutto: da bambino Cremonini era un riferimento (il poster è ancora in camera), poi sono arrivati suoni più aggressivi, fino al metal; la trap mi ha preso per la metrica. Metto tutto insieme per fare qualcosa che mi rappresenti davvero», spiega. saiman
Le quattro domande di rito: sogni, palchi e canzoni “impossibili”
- Il duetto dei sogni? «Con Cesare Cremonini.»
- Per chi scriveresti? «Mi piacerebbe scrivere per Blanco, per Lucio Corsi e anche per Damiano (fuori Italia).»
- Il palco da conquistare? «Dopo l’esperienza a Casa Sanremo, l’obiettivo è l’Ariston.»
- La canzone che avresti voluto scrivere tu? «Altrove di Morgan: musicalità pazzesca e un testo introspettivo che ha influenzato molto i miei pezzi.» saiman
Il futuro prossimo
Lavori in corso, idee “più fresche” e sapore d’estate: Simon è già in studio. «La mia canzone migliore? Quella che non ho ancora scritto. Non smetterò di comporre: mi fa sentire vivo», sorride in chiusura. saiman
Track-by-track (in breve)
- Si lotta con me stesso – Aniello dell’album: conflitto interiore che apre la porta all’EP. saiman
- Sulla mia pelle – Vulnerabilità resa muscolo narrativo. saiman
- Veleno – Le tossine emotive e il bisogno di depurarsi. saiman
- Disegno di vita – Il progetto di sé tra errori e revisioni. saiman
- Social – Specchio/rumore: identità nell’era della timeline. saiman
- Alchimia – Quando l’incontro giusto cambia la formula. saiman
Frase copertina
«Ho voluto mettere in musica ciò che sono: il mio mondo dentro.» saiman
Se vuoi, preparo anche titolo SEO + sottotitolo, estratto per homepage, card social (IG/FB/TikTok) e newsletter con CTA all’ascolto.
Fonti
Hai detto:
sostituisci SIMON con SAIMAN
ChatGPT ha detto:
Ragionato per 7s
SAIMAN: “Mondo dentro”, l’EP che trasforma la timidezza in musica
Nel suo EP “Mondo dentro”, il giovane artista Saiman mette in partitura timidezza, desideri, salite e cadute: un viaggio introspettivo che nasce dall’urgenza di dire “io” quando le parole faticano a uscire nella vita di tutti i giorni. «Ho sempre avuto difficoltà a comunicare… allora ho scelto la musica, è ciò che mi riesce meglio e mi fa stare bene», racconta ai microfoni di Unplugged Playlist.
Un racconto in 6 (più uno) capitoli
I brani dell’EP – “Si lotta con me stesso”, “Sulla mia pelle”, “Veleno”, “Disegno di vita”, “Social”, “Alchimia” – sono tasselli di un autoritratto pop contemporaneo: titoli-chiave che fanno da bussola all’ascolto e segnano le tappe di un percorso verso maggiore consapevolezza. In controluce riaffiora anche il primo pezzo scritto da Saiman, “Equilibrio instabile”, quasi un manifesto del suo mestiere di funambolo tra generi e stati d’animo.
Pop, rock, trap: un equilibrio “instabile” ma autentico
Etichettarlo è difficile, e a lui non interessa: pop di scuola italiana, rock con venature elettroniche e, a innesto, una metrica trap che lo affascina per incastri e terzine. «Ho ascoltato di tutto: da bambino Cremonini era un riferimento (il poster è ancora in camera), poi sono arrivati suoni più aggressivi, fino al metal; la trap mi ha preso per la metrica. Metto tutto insieme per fare qualcosa che mi rappresenti davvero», spiega.
Le quattro domande di rito: sogni, palchi e canzoni “impossibili”
- Il duetto dei sogni? «Con Cesare Cremonini.»
- Per chi scriveresti? «Mi piacerebbe scrivere per Blanco, per Lucio Corsi e anche per Damiano (fuori Italia).»
- Il palco da conquistare? «Dopo l’esperienza a Casa Sanremo, l’obiettivo è l’Ariston.»
- La canzone che avresti voluto scrivere tu? «Altrove di Morgan: musicalità pazzesca e un testo introspettivo che ha influenzato molto i miei pezzi.»
Il futuro prossimo
Lavori in corso, idee “più fresche” e sapore d’estate: Saiman è già in studio. «La mia canzone migliore? Quella che non ho ancora scritto. Non smetterò di comporre: mi fa sentire vivo», sorride in chiusura.
Track-by-track (in breve)
- Si lotta con me stesso – Apertura sull’eterno conflitto interiore.
- Sulla mia pelle – Vulnerabilità trasformata in muscolo narrativo.
- Veleno – Tossine emotive e bisogno di detox.
- Disegno di vita – Il progetto di sé tra errori e revisioni.
- Social – Identità nell’era della timeline.
- Alchimia – Quando l’incontro giusto cambia la formula.