Perché parlare della Sinfonia n. 5 di Schubert?

La Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D 485 è considerata il capolavoro Franz Schubert. Per questo è importante comprenderne essenza, carattere e proporzioni. Andiamo a scoprirne la magia.

Chi ha composto la Sinfonia n. 5?

La Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D 485 fu composta da Franz Schubert fra il settembre e l’ottobre 1816. Pubblicata dopo la morte dell’autore da Breitkopf & Härtel di Lipsia nel 1885, fu eseguita per la prima volta a Vienna nell’autunno del 1816, nell’abitazione di Otto Harwig. La sinfonia è strumentata per un’orchestra composta di 1 flauto, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni in si♭ e mi♭ e archi (2 sezioni di violini, viole, violoncelli e contrabbassi).

Tuttavia la particolarità dell’opera risiede nella sua composizione, ovvero sembra che la Sinfonia n. 5 sia nata in seno all’orchestra di famiglia. In questo modo Schubert componeva musica, utilizzando la strumentazione dei componenti della famiglia presenti, che potevano variare di volta in volta. E, appunto, questa opera fu composta quando erano assenti un flauto, il clarinetto, la tromba e il timpanista.

Caratteristiche della Sinfonia n. 5 di Schubert

Descritta come serena e armoniosa, la partitura si presenta così, articolata in quattro movimenti:

  1. Allegro (si bemolle maggiore)
  2. Andante con moto (mi bemolle maggiore)
  3. Menuetto. Allegro molto (sol minore). Trio (sol maggiore)
  4. Allegro vivace (si bemolle maggiore).

Secondo gli esperti, l’andamento generale è spedito e vivace e il passo è energico. E presenta l’andante con moto, il mirabile secondo movimento, considerato come malinconico. Qui si può leggere l’aspetto ‘romantico’ del musicista rispetto al periodo di riferimento del Romanticismo.

Chi è Franz Schubert?

Franz Schubert è stato compositore, considerato il grande genio della musica del Romanticismo, incarnandone i temi nelle sue composizioni. Ad esempio, lo smarrimento e l’incertezza, che prendono forma nella figura del viandante.

Nato a Vienna il 31 gennaio 1797 e ivi morto il 19 novembre 1828 di tifo. E’ stato sepolto nel cimitero viennese di Wharing, a pochi metri di distanza da dove è sepolto Beethoven, tanto ammirato in vita, ma mai conosciuto. 

E’ riconosciuto per la raffinata complessità di ogni sua composizione.

Vissuto in un sobborgo di Vienna, cioè un ambiente povero. Lo lasciò all’età di 11 anni per entrare nel coro nella Cappella imperiale a Vienna. Studiando, conobbe il noto compositore Antonio Salieri, appartenente allo stile del classicismo. Mentre Schubert sviluppò uno stile romantico.

Gli è stato riconosciuto di abbracciare sia la realtà povera che quella borghese. E questi due aspetti si rispecchiano nelle sue opere.

Frequentò i salotti della borghesia del tempo, unendo queste due realtà che lo hanno contraddistinto, fondendosi in lui.

Gli è stata riconosciuta la capacità di trasformare le poesie in musica perché, nel comporre, non usava solo il pianoforte, ma componeva musica come se stesse scrivendo poesie, quasi senza correzioni.

Le opere di Schubert

Morto poco più che trentenne, ha lasciato più di 1100 composizioni. La Sinfonia n. 5 è senz’altro un’opera da ascoltare, da scoprire e approfondire. Ne compone 10 di sinfonie, tra cui una rimasta incompiuta, chiamata “L’Incompiuta” proprio perché non è stata terminata, ma non per la sopravvenuta scomparsa del compositore.

Compose musica sacra, in particolare numerose Messe per coro, solisti e orchestra. 

E’ considerato il più grande compositore di opere del genere romantico.

https://www.dailyshowmagazine.com/2024/05/02/antonio-stradivari-luomo-che-dava-voce-unica-allarte/

https://www.flaminioonline.it/Biografie/Schubert-catalogo-opus.html