Premio Strega 2024 tra cultura e mainstream

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Anche quest’anno sono sorte le classiche polemiche sul premio più importante e prestigioso d’Italia. Eppure, ad oggi, qualcosa ci fa pensare che non tutto è come sembra.

Premio Strega verso il declino?

Da anni circolano questi pettegolezzi sul declino del famoso premio letterario. Tante sono le ipotesi di questo regresso, ma le cause sono tutte da ricercare tra la giuria e gli scrittori? Da una parte la giuria ammette di non riuscire a leggere ogni singola opera, compreso l’attuale Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Dalla parte opposta abbiamo, invece, scrittori con tanta voglia di emergere, buone capacità, ma poca creatività narrativa. Troviamo, innanzitutto, inconcepibile giudicare un’opera solamente dalla copertina o leggendo semplicemente la trama, ma è proprio questo che accade. Tutta questa situazione comporta scelte dettate dalla superficialità dei giudici, chiamiamola mancanza di tempo o di voglia, ma rimane il fatto che le opere sono scelte quasi esclusivamente per un fatto estetico, ovvero per la copertina. In questa situazione prettamente confusionaria possiamo trovare anche aspetti positivi. Uno di questi è la vasta scelta dei generi letterari. Se è vero che non tutti i romanzi possono piacere, ne troviamo anche alcuni molto criticati politicamente ( il caso eclatante della scrittrice Valentina Mira contestata duramente dalla stampa di destra e da alcuni esponenti politici di quell’area).

Premio Strega tra passato,presente e futuro

Ci sono tante buone ragioni per leggere bei libri, ma ultimamente, non è facile trovare autori e generi in grado di catturare davvero l’attenzione dei lettori. Forse le cause partono proprio da noi italiani. Ragazzi e adulti leggono sempre meno e di conseguenza anche la qualità letteraria va scemando a poco a poco. Possiamo porre noi una domanda a tutti gli appassionati lettori. Come possiamo “risanare” la cultura letteraria italiana e di conseguenza tutti i prestigiosi premi? Se nel passato il Premio Strega era fonte di notorietà e ricchezza culturale, nel futuro sarà ancora così? Una domanda scomoda, ma necessaria. Non abbiamo più una tradizione culturale letteraria, questo è un dato di fatto più che ovvio. Pochi sono i romanzi che meritano di essere letti perché, nella maggior parte dei casi, sono copie di bestseller già letti e riletti. Gli scrittori contemporanei, che si cimentano nei romanzi, sono più attirati dalla fama e dalla ricchezza che dalla qualità del romanzo stesso. Possiamo quindi dedurre, che i contenuti delle opere sono qualitativamente scarni, con trame prevedibili e prose anonime. Con questi presupposti cosa ci dovremmo aspettare in futuro dal Premio Strega? Quello che possiamo sperare è di promuovere e incentivare i ragazzi allo studio e soprattutto alla lettura. Tornare a leggere i grandi classici potrebbe essere un gran punto di partenza.

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