(Adnkronos) – Grande Festa della Musica 2024 anche ad Istanbul, la capitale culturale della Turchia, grazie al Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) e all’Istituto Italiano di Cultura che propongono un concerto speciale domani, alle ore 19, presso il Teatro dell’Istituto a Casa d’Italia. A rappresentare il talento italiano ci sono il baritono Gianandrea Navacchia, il soprano Fiorenza Mercatali e Francesco De Poli al pianoforte con un programma variegato che comprende le musiche di Donizetti, Verdi, Mozart, Ponchielli e con un omaggio speciale al grande Giacomo Puccini, in occasione del centenario dalla sua morte ricordato in tutto il mondo.
“Il concerto appartiene al progetto Giovani talenti musicali italiani nel mondo che, grazie alla sinergia e alla collaborazione con l’Accademia Chigiana e con la Fondazione Accademia Internazionale ‘Incontri col Maestro’ di Imola conduce sul palcoscenico delle location più prestigiose in Italia e nel mondo i migliori giovani artisti che il panorama musicale italiano è in grado di offrire. Per noi lo stretto legame con gli Istituti di Italiani di Cultura nel mondo, in questo caso quello consolidato con Istanbul, è il modo migliore per aprire le porte della musica a questi talenti volenterosi di mostrare a tutti capacità e indiscussa bravura”, spiega il Vicepresidente del Cidim e Presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali), Francescantonio Pollice.
“Il canto lirico italiano, lo scorso anno, è stato inserito nella lista Unesco dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. L’Istituto Italiano di Cultura a Istanbul ha voluto promuovere, tra i suoi tanti appuntamenti dedicati alla musica e all’opera lirica, questo evento, in occasione della Festa della Musica e del centenario pucciniano, sottolineando l’eccellenza che la lirica italiana rappresenta indiscutibilmente ovunque, facendo ascoltare agli spettatori del nostro Teatro la voce e le musiche interpretate da questi tre giovani e validi artisti. La collaborazione strutturata con il Cidim ci permette ancora una volta di regalare al pubblico turco, italiano e internazionale della metropoli sul Bosforo un esempio della grande cultura italiana”, conclude Salvatore Schirmo, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Instanbul.