Quando i Clockers decisero di fare un concept

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Quando i Clockers

Quando i Clockers decisero di fare un concept? Avvenne per caso dopo una storia scritta da Ray D’Antoni al secolo Fabio Fiorina leader band, voce, compositore e chitarra solista, che ci racconta l’episodio.

Quando i Clockers decisero di fare un concept?

“Quel giorno, mi tornò alla mente un episodio di circa 25 anni prima. Uno di quegli episodi che ti marchiano la vita per sempre. La marchiano come fosse un tatuaggio di responsabilità, verso una verità che non può essere dimenticata, ma tramandata affinché rimanga nel DNA di un popolo che ha grattato il fondo del barile per rimanere vivo, un popolo che ha solleticato la sua fantasia fino a farla divenire style. Un caro amico di mio padre, mi chiese la cortesia di accompagnare un suo lontano parente in aeroporto, mi avvisò che la persona era particolare, un tipo all’antica, all’epoca un 80enne Italo-americano. Non era più alto di un metro e settanta, molto robusto, assomigliava a Clemenza, il personaggio del film Il Padrino. Indossava un vecchio cappotto grigio, con quella lavorazione spigata, le tipiche lavorazioni di tanti anni fa, insieme a un immancabile cappello. Provai a prendergli quella valigiaccia di pelle color marrone chiaro, ma svincolò con un mugugno abbastanza esaustivo”.

Poi salì in macchina

“Salì in macchina accanto a me e guardandosi intorno mi disse: ‘Hey, Paesà, che fetenzia ‘e car is this? In Ammerica io teniss’ a nice car longa da qui a over there, ehh! Paesà, all’Ammerica io had work on the skyscraper, teniss’ e mani ice!!!’. Io mi pietrificai! Anche se giovane, intorno ai venti anni, mi resi perfettamente conto di chi avessi accanto. Io non ho parole per potervi descrivere cosa si può provare quando si cade dentro un mondo simile, non aveva solo ottanta anni, di cui 65 vissuti a BROOKLINO. Aveva gli occhi di chi ha lasciato la sua terra, la sua famiglia, gli occhi di chi è partito per ‘L’AMMERICA’ lontana, lontana, ‘Un indirizzo sul comò di un posto d’oltremare che è lontano solo prima d’arrivare’. Gli occhi di chi è stato umiliato e il riscatto è stato così amaro che è tornato a casa senza mai arrivarci. Quando quel dolore ti segna l’anima, lei smette di seguirti, comincia a vagare negli occhi stanchi di tanti volti persi nella nebbia dei ricordi, ‘I tanti Zi Vicenzo di Canal Street, la panetteria del primo lavoro e quella lacrima dietro la finestra con i vetri rotti che da sul cortile, dove tante finestre hanno il volto addolorato di quelli come te'”.

Quando i Clockers decisero di fare un concept?

“Registrai il brano e lo mandai agli altri della band che mi consigliarono di continuare su quella strada. Cominciai a studiare la grande epopea degli italiani e scoprii cose meravigliose, uniche, lettere scritte a casa da far piangere di emozione. Mano mano nacque The Italian Job”

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