35° edizione del RAM Film Festival a Rovereto: Focus sulle Migrazioni e il Patrimonio Culturale

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RAM Film Festival

Dal 2 al 6 ottobre 2024, Rovereto (TN) ospiterà la 35° edizione del RAM Film Festival, il più longevo festival italiano dedicato ai documentari sull’archeologia e il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. Il tema di quest’anno, Sguardi sulle migrazioni, esplorerà i flussi migratori del passato e le loro influenze sul presente, offrendo spunti di riflessione su opportunità e sfide attuali legate alle migrazioni. Il festival è organizzato dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto e diretto per il settimo anno da Alessandra Cattoi. Con 59 film in concorso, scelti tra oltre 400 iscrizioni provenienti da 29 paesi, la manifestazione presenterà anche 27 anteprime (10 prime assolute o internazionali, 4 europee e 14 italiane), oltre a 5 film nella sezione Fulldome e 2 proiezioni speciali fuori concorso.

Le Sezioni del RAM Film Festival

Il RAM Film Festival si articola in quattro sezioni principali:

  1. Cinema archeologico, presieduta dall’archeologa Barbara Maurina.
  2. L’Italia si racconta, guidata dalla scrittrice e giornalista Isabella Bossi Fedrigotti.
  3. Sguardi dal mondo, con presidente l’antropologo Duccio Canestrini.
  4. Cultura animata, presieduta dal fumettista e autore Andrea Artusi.

Oltre al premio della giuria, il pubblico potrà votare i propri film preferiti durante le proiezioni. I vincitori verranno annunciati nella serata conclusiva del 6 ottobre.

Focus sulle Migrazioni e Altri Temi

Il tema delle migrazioni sarà al centro di numerosi documentari, tra cui:

  • Ingegneria romana. Los puertos di José Antonio Muñiz (2024), che esplora il retaggio romano in Europa.
  • Approdi di Lorenzo Scaraggi (2024), sulla complessità dei porti pugliesi.
  • On les appelle Vikings di Laureline Amanieux (2023), dedicato alla cultura vichinga.
  • Aworan di Bayo Brahms (2024), che tratta delle migrazioni nigeriane verso il Regno Unito.

Tra i film sulla preistoria, spiccano Néandertal, premier artiste de l’humanité? di Thibaud Marchand e Sapiens ou la naissance de l’art di Pascal Goblot, che esplorano l’origine dell’arte nell’umanità.

Documentari sul patrimonio culturale in pericolo includono titoli come Sala 5 di Stefano Santamato, che racconta il progetto espositivo di Raffaello a Milano, e Mésopotamie, la redécouverte des trésors d’Irak di Olivier Julien, che approfondisce la riscoperta dei tesori iracheni.

Sezione Fulldome: un’esperienza immersiva

Il festival presenta anche una sezione Fulldome, unica in Italia, dove il pubblico potrà vivere un’esperienza a 360° presso il Planetario del Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto. Tra le proiezioni, tutte prime italiane, spiccano:

  • One Sky Project di INAF, sui cieli antichi.
  • From the Shadows of the Stones di Matt Wright e Janire Najera (2024), che esplora castelli e tombe del Galles.
  • Suprematism di Sergej Prokofiev (2024), incentrato sull’omonimo movimento artistico.

Novità e Premi del RAM Film Festival

Una novità di quest’anno è RAM-X, uno spazio sperimentale dedicato alla realtà virtuale e alle installazioni immersive, curato dal videomaker Filippo Maria Pontiggia. Sarà inoltre assegnato il premio Nuovi Sguardi, riservato ai film realizzati da registi emergenti. Tra gli eventi speciali, il Cinema Rosmini, riaperto per l’occasione, accoglierà scuole e studenti per matinée e proiezioni dedicate. Il programma del festival si arricchisce anche con masterclass, visite guidate e incontri con esperti come Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, e Stefano Allievi, professore e sociologo specializzato in migrazioni. Tutte le proiezioni e gli eventi sono a ingresso gratuito, ma per alcuni sarà necessaria la prenotazione. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del festival: www.ramfilmfestival.it.

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