OTELLO CENCI su Unplugged Playlist

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Direttore artistico del MEI – Meeting Etichette Indipendenti insieme a Giordano Sangiorgi e responsabile Spettacoli del Meeting di Rimini per l’amicizia fra i popoli dal 1998, Otello Cenci è stato intervistato da me e Sofia Riccaboni in occasione della presentazione del MEI 2024, che si terrà a Faenza dal 4 al 7 ottobre.

Come ci si prepara alla partecipazione al MEI?

L’intervista riguarda il contest musicale annuale, che ha visto quest’anno una partecipazione sorprendentemente alta, con 240 brani presentati di grande qualità. Cambiamenti nei tempi e nell’universo musicale, influenzati dai social media come TikTok, hanno contribuito a questa affluenza. Sono stati selezionati cinque finalisti, la cui scelta è stata difficile per la giuria a causa dell’alto livello dei brani.

Le caratteristiche ricercate nella musica includono l’originalità, l’autenticità e la capacità di stimolare una riflessione. I finalisti presentano generi diversi e una forte identità espressiva. L’argomento principale dell’edizione attuale è “l’Essenziale”, che affronta questioni di rilevanza contemporanea in un contesto di incertezze globali. Si pone la domanda su ciò che fonda la vita quotidiana degli individui in un’epoca di sfide.

I vincitori esibiranno al MEI di Faenza ad ottobre, anche se non si sa se ci saranno ospiti internazionali. Gli intervistati si sono mostrati disponibili a mantenere una connessione per future collaborazioni ed edizioni del contest.

L’intervista

Durante l’intervista, Otello Cenci afferma: “Non ci aspettavamo un’affluenza così massiccia quest’anno. Il contest è nato in un periodo in cui la condivisione era fondamentale, specialmente durante il Covid, ma ora ci sono stati cambiamenti significativi nel panorama musicale e sociale. Questo ha portato a una partecipazione di ben 240 brani, tutti di alta qualità”.

Indagando sulla difficoltà di selezionare i finalisti da parte della giuria, scopriamo che “è stata una sfida straordinaria e abbiamo avuto discussioni molto animate, cosa che non era mai accaduta prima. I finalisti erano tutti ad un livello molto alto, il che ha reso la scelta davvero impegnativa”. E Cenci aggiunge: “La giuria è composta da diverse persone, ognuna con il proprio punto di vista. Cerchiamo sicuramente un contenuto provocativo, che possa stimolare riflessioni. L’autenticità, l’originalità e la freschezza sono altrettanto importanti. Quest’anno abbiamo visto una varietà di generi, ma tutti i finalisti avevano una forte identità e qualcosa di significativo da esprimere”.

Sull”Essenziale’ Otello Cenci dice: “L’Essenziale è un tema fondamentale in un’epoca in cui tante certezze vacillano. Si tratta di esplorare cosa sostiene le nostre vite, dove troviamo la forza e l’energia per costruire il nostro futuro. Questo tema aiuta a concentrarsi sugli aspetti umani e prende in considerazione storie diverse da tutto il mondo, il che rende il dialogo molto più ricco”.

Ancora, è interessante notare come, nonostante le tendenze musicali dominanti nel mainstream, i giovani si stiano orientando verso sonorità e testi che privilegiano la profondità e il contenuto. Questa scelta potrebbe riflettere un desiderio di autenticità e connessione emotiva, piuttosto che di mera superficialità. La musica leggera e i brani melodici permettono spesso di esplorare tematiche importanti e di esprimere sentimenti in modi che la musica più commerciale potrebbe non riuscire a fare.

Raccontare storie attraverso le note

In questo contesto, l’invito a creare un testo originale diventa ancora più rilevante. Non si tratta solo di seguire le tendenze attuali, ma di dare voce a una generazione che cerca significato e racconta storie attraverso la musica. La provocazione del titolo del meeting può servire da stimolo non solo per scrivere brani che risuonino con la propria esperienza, ma anche per sfidare le norme e le aspettative del panorama musicale contemporaneo. È un’opportunità per esplorare nuove direzioni artistiche, sperimentare con le forme e i contenuti, e infine contribuire a una narrazione musicale che possa essere tanto innovativa quanto profonda.

La vita di ciascuno di noi poggia su una serie di valori, relazioni e esperienze che ci definiscono come esseri umani. L’attenzione particolare ai temi trattati in contesti artistici può rivelarsi fondamentale, poiché si collega direttamente alla nostra esistenza quotidiana e alle sfide che affrontiamo.

Costruire comunità attraverso la musica

Quando gli artisti provenienti da diverse culture, come Iran, Beirut, Francia e Belgio, affrontano temi universali, creano spazi di incontro e dialogo che trascendono le barriere geografiche e culturali. Questi temi, intrinsecamente legati all’umanità, ci permettono di riflettere su emozioni condivise, esperienze comuni e valori fondamentali, come la speranza, la sofferenza, l’amore e la resilienza.

Il confronto e il dialogo che si generano da queste interazioni artistiche non solo arricchiscono il nostro panorama culturale, ma anche ci permettono di comprendere meglio noi stessi e gli altri. In un mondo sempre più interconnesso, tali scambi diventano essenziali per promuovere la comprensione reciproca e per costruire comunità coese. La delicatezza con cui sono trattati temi complessi ci invita a una riflessione profonda, favorendo un approccio empatico verso l’umanità e le sue molteplici sfaccettature.

E’ possibile ascoltare e vedere di seguito l’intervista podcast realizzata con Otello Cenci da Donatella Palazzo Sofia Riccaboni per Unplugged Playlist, proprio in occasione del Meeting Music Contest e del MEI di Faenza.

https://www.dailyshowmagazine.com/2024/08/24/giordano-sangiorgi-intervistato-a-unplugged-playlist/

https://open.spotify.com/episode/2vyYhwwrfNIMrVgcGIOemz?si=bcdaadc0ed984adf

https://www.spreaker.com/episode/unplugged-playlist-intervista-a-otello-cenci–61193656

https://www.youtube.com/watch?v=YXIrcMtL6YI

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