Gaia Siria Meloni racconta “Matrimonio”: dal Premio Zavattini alla forza degli archivi familiari

0
13
Gaia Siria Meloni

Cinema e memoria, arte e identità. Gaia Siria Meloni, regista e sociologa, è tra le voci emergenti del documentario d’autore italiano grazie al cortometraggio Matrimonio, vincitore del Premio Zavattini 2023-2024. In questa intervista, l’autrice ripercorre il lungo percorso creativo dietro al suo film, un’opera personale e universale che intreccia immagini d’archivio e riflessione sociale.

Il progetto “Matrimonio”: un archivio emotivo che parla a tutti

Il cortometraggio Matrimonio nasce da una profonda esplorazione dell’archivio personale della regista – super8 girati dal nonno, fotografie familiari – arricchito dal vasto patrimonio visivo messo a disposizione dal Premio Zavattini: dall’Istituto Luce al Movimento Operaio Democratico. Il risultato è un racconto intimo, costruito come un mosaico poetico capace di risuonare con un pubblico ampio.

“Il Premio Zavattini è stato un detonatore. Senza questa opportunità forse non avrei avuto il coraggio di mettere davvero le mani nella mia storia”, spiega Gaia Siria Meloni.

Unire archivi personali e universali: la sfida creativa

Il processo di selezione e montaggio del materiale d’archivio ha richiesto mesi di ricerca e riflessione. Meloni ha lavorato con approccio da sociologa, trattando ogni fotogramma – anche il più scientifico o tecnico – come metafora visiva.

“Volevo che le immagini parlassero da sole. Ho eliminato il più possibile il voice-over, lasciando che fossero le immagini a suggerire emozioni, simboli, significati.”

Il linguaggio come chiave di svolta narrativa

La vera svolta arriva con la parola Matrimonio, che da simbolo del legame uomo-donna diventa nel film un termine carico di nuova etimologia: quella del passaggio di un’eredità tra madre e figlia. Una reinterpretazione semantica che diventa anche estetica.

“Così come ho riutilizzato creativamente l’archivio, ho fatto lo stesso con le parole. Il film è nato nel momento in cui ho trovato quella chiave.”

L’importanza del Premio Zavattini per chi crea con l’archivio

Il Premio Zavattini non è solo un riconoscimento, ma un vero e proprio laboratorio creativo e formativo. Per Gaia Siria Meloni è stata un’occasione preziosa per crescere professionalmente, confrontarsi con altri autori e sviluppare il proprio linguaggio.

“Consiglio a tutti di candidarsi. È un’esperienza unica: ti forma, ti mette in contatto con professionisti e ti aiuta a scoprire una collettività di visione e creazione, cosa rara nel mondo del cinema.”

Archivi del passato e del presente: una nuova ecologia dell’immagine

Per Meloni, il valore degli home movies, dei video amatoriali, delle foto sui social di oggi è fondamentale. È questo l’archivio del futuro: uno spazio narrativo fatto di memoria quotidiana, che acquisisce senso storico nel tempo.

“Oggi abbiamo finalmente immagini riprese anche da occhi femminili. Il presente che documentiamo ogni giorno con i nostri telefoni ha un valore sociale che ancora sottovalutiamo.”

I progetti futuri: donne, archivio e musica ribelle

Attualmente Gaia Siria Meloni sta lavorando a due nuovi progetti: un cortometraggio interamente d’archivio dedicato all’universo femminile e alla musica riot, e un documentario lungo su una figura legata al mondo degli archivi.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here