Un artista che vive la musica come un atto d’amore e di resistenza, capace di tenere insieme la grande tradizione cantautorale italiana e la necessità di esprimersi con un linguaggio contemporaneo. Così si racconta Davide Mottola, protagonista della nuova puntata di Unplugged Playlist, il podcast condotto da Sofia Riccaboni.
Le origini: pane, pianoforte e nostalgia
Mottola cresce in una famiglia di musicisti: la madre cantante e un pianoforte in casa hanno segnato la sua infanzia. Fin da bambino la musica lo ha accompagnato come linguaggio naturale, tra tentativi di batteria improvvisata e la fascinazione per i grandi autori italiani. «Sono sempre stato un nostalgico – confessa – attratto dal passato e da quella malinconia che ti resta dentro».
Determinante l’incontro con Sergio Endrigo, che lo ha introdotto all’universo dei cantautori degli anni Sessanta: Tenco, Bindi, Gaber, Paoli. Da quell’esperienza è nato Assolo d’Autore, il progetto del 2008 che ha riportato alla luce le gemme di quel repertorio.
Essere cantautori oggi
Mottola rivendica un’idea precisa di cantautorato: «Per me non è moda né estetica da social. Essere cantautori significa scrivere con autenticità, dare voce a ciò che si vive. Io cerco di portare quella tradizione nel presente, anche se è difficile». Un equilibrio delicato tra radici e modernità che lo porta a considerarsi un “cantautore contemporaneo con l’anima antica”.
Il successo secondo Mottola
L’artista non rincorre classifiche o numeri, ma emozioni autentiche: «Per me il successo è vedere le persone che, dopo un concerto, vengono a ringraziarmi. Significa che sono riuscito a toccare qualcosa dentro di loro».
Un concetto di successo intimo, lontano dalle logiche mainstream, che si traduce in un approccio più sereno e consapevole al proprio percorso.
Il tributo a Pino Daniele e i nuovi progetti
Profondissimo è il legame con Pino Daniele, che Mottola considera «il più grande innovatore della musica italiana del Novecento». Da qui nasce la scelta coraggiosa di reinterpretare Chiteno Mare, brano del repertorio del musicista napoletano. «Non volevo imitarlo – spiega – ma dare una mia impronta, con un arrangiamento più elettrico e contemporaneo».
Questo progetto confluirà in un disco speciale dal titolo Amare, gioco di parole che unisce amore e mare, due dimensioni care all’artista. Si tratterà di un Q-disc con cinque canzoni, pensato come ponte verso il suo prossimo album di inediti.
L’importanza di spazi indipendenti
Nell’intervista Mottola sottolinea il valore di spazi come Unplugged Playlist, capaci di dare voce a cantautori che difficilmente trovano spazio nei circuiti mainstream: «Siete voi a permetterci di esistere, a darci visibilità. La musica vera ha bisogno di chi la racconta con passione».