Sonia Spinello: arrivano “ETEREA” e il progetto transculturale “Zimanê Sînoran”

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Tra classica contemporanea, jazz e sonorità kurdo-mediterranee: due lavori che aprono il 2026 nel segno della ricerca.

Sonia Spinello annuncia un 2026 ricchissimo: tre progetti in cantiere, con due uscite già pronte a vedere la luce nei prossimi mesi. Da un lato “ETEREA”, album nato dalla lunga collaborazione con la pianista Sonia Candellone; dall’altro Zimanê Sînoran, percorso di ricerca condiviso con il polistrumentista Ashti Abdo. In comune, l’idea che voce e suono siano ponti tra mondi, memorie e linguaggi.

“ETEREA”: dove il jazz incontra la classica contemporanea

“ETEREA” nasce dal dialogo creativo con Sonia Candellone e dalla curiosità di attraversare la nuova musica per pianoforte con gli strumenti della scrittura jazz: scansioni ritmiche mobili, dinamiche scolpite, armonie che respirano. Il risultato è un lavoro a cinque con tre ospiti, in cui convivono brani originali firmati a quattro mani e rielaborazioni con melodie e testi inediti. È un disco di soglie: la voce abita lo spazio come uno strumento, il pianoforte diventa paesaggio, la forma canzone si apre a colori cameristici. Il master è completato e l’uscita è prevista tra marzo e aprile 2026.

“Zimanê Sînoran”: il linguaggio dei confini

Con Ashti Abdo, artista di origine kurdo-siriana, Sonia esplora un lessico fatto di strumenti etnici, percussioni, kalimba, costruzioni artigianali e tecniche vocali estese (armonici, timbri ruvidi, sussurri percussivi). Le lingue si alternano — siciliano, italiano, spagnolo, curdo, arabo — come approdi di un viaggio che unisce geografie e biografie. Tra i brani spicca “Fango”, scritto quasi di getto durante uno spostamento verso le prove: la storia di un bambino in guerra che apre a una possibile dimensione solidale del progetto. La tracklist è in fase di ultimazione, con nuovi pezzi appena entrati in scaletta.

Metodi, tempi e strategia di uscita

Dopo pubblicazioni “in blocco”, questa volta l’artista valuta una strategia a singoli: rilasciare i brani gradualmente per accompagnare l’ascoltatore dentro la poetica di ciascun progetto, prima della versione long-play. In parallelo è prevista un’attività live con prime assolute e formazioni variabili. All’orizzonte, anche un terzo titolo atteso nel secondo semestre 2026: segnale di una stagione creativa particolarmente fertile.

Perché sono lavori importanti

  • Ricerca sonora: “ETEREA” mette in dialogo pianismo contemporaneo e scrittura jazz, spostando i confini senza imporre etichette.
  • Memoria e identità: ““Zimanê Sînoran”: il linguaggio dei confini intreccia radici siciliane e memoria curda, con la voce come luogo di cura, testimonianza e incontro.
  • Etica del gesto: canzoni che nascono da storie reali e ferite del presente; musica come assunzione di responsabilità.

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