Anche Ray D’Antoni dei Clockers al secolo Fabio Fiorina si schiera contro la Barclays Bank. “Sono guerrafondai รจ impensabile che una Banca finanzi morte e arte allo stesso tempo. La musica รจ un elemento di vita sempre a sostegno della pace”.
Ray D’Antoni e i Clockers giร impegnati nel sociale
Barclays, uno dei quattro grandi gruppi bancari del Regno Unito, ha sospeso la sponsorizzazione di alcuni Festival musicali organizzati da Live Nation in UK a seguito delle proteste degli artisti che hanno accusato il colosso bancario di essere coinvolto nel conflitto tra Israele e Gaza. L’accusa piรน diretta da parte dei musicisti รจ il finanziamento a Israele per l’annientamento della Palestina. La musica spesso si รจ mossa a favore dei diritti umani, della povertร piรน assoluta e per le fragilitร . Oggi vogliono stabilire un concetto: la musica รจ elemento a sostegno della pace e non della guerra. “ร impensabile che finanziatori di morte siano anche finanziatori di festival a sostegno di un elemento, la musica, che รจ una delle massime espressioni della valorizzazione dell’anima”.
La fermezza dell’arte
Questo dice ancora il leader dei Clockers. Aggiunge ancora: “A nome mio e della mia band Clockers, chiedo il ritiro della Barclays Bank dal suo impegno verso la musica in generale. Non accettiamo che un colosso bancario, impegnato nell’arte sia un sostegno di morte. Il mondo della musica รจ fortemente unito contro questo scempio totale. Finanziatori di Israele contro la Palestina non possono occuparsi di arte e noi dobbiamo alzare la voce”. Anche Tom Morello si รจ unito da poco alla battaglia che sembra divenire sempre piรน forte e sempre piรน a favore della musica รจ della vita.